Dopo un anno e mezzo è caduto il blocco degli sfratti e questo vuol dire che molte famiglie si trovano, o si troveranno, in una seria emergenza abitativa.

Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di Gianni e Lidia, una coppia che ha 3 figli piccolissimi e che ora è costretta lasciare la propria abitazione. Il comune, per aiutarli, ha proposto loro una casa di comunità che è stata rifiutata. Nonostante gli spazi siano adeguati la casa si trova in un quartiere periferico di Putignano e non avendo l’auto la famiglia non saprebbe come spostarsi.

“L’aiuto che loro pensavano di darmi si è rivelato un’ulteriore difficoltà – afferma la donna -, nel quartiere di Putignano dove mi hanno collocata i mezzi non sono ben collegati e i bambini non potrebbero neanche andare a scuola”.

“Mio marito ha iniziato da poco a lavorare e dovrebbe fare 80 chilometri ogni giorno. Se io avessi bisogno d’aiuto non saprei come fare. Sono disposta a protestare anche fuori l’ufficio del sindaco, ho bisogno di una mano”.

La storia di Lidia è solo uno dei tanti casi che ora “esploderanno” con lo sblocco degli sfratti. Il Comune dovrà trovare una soluzione congrua alle esigenze delle famiglie, verificando comunque che non ci siano furbetti pronti ad ottenere vantaggi che non gli spettano.