Eseguita l’autopsia sul corpo di Paolo Caprio, il 41enne di Bitonto ucciso nella stazione di servizio di via Modugno. Gli esami istologici, guidati dalla dottoressa Sara Sablone, serviranno per accertare se il trauma cranico e la conseguente emorragia cerebrale siano stati causati dai pugni inferti dal 20enne Fabio Giampalmo o dalla conseguente caduta. Occorreranno dunque 90 giorni per accertare le cause della morte.

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti nella notte tra il 4 e il 5 settembre Giampalmo ha colpito la vittima durante un litigio per futili motivi. Il 40enne è poi caduto al suolo sbattendo la testa sul marciapiede.

Il 20enne risponde di omicidio volontario aggravato perché, secondo il pm Ignazio Abbadessa, essendo esperto di arti marziali avrebbe colpito con l’intento di uccidere. Giampaolo, difeso dall’avvocato Giovanni Capaldi, comparirà questa mattina dinanzi al gip per l’udienza di convalida del fermo e per l’interrogatorio dal quale il giudice deciderà se applicare la custodia cautelare se per omicidio volontario o preterintenzionale. Intanto si sta cercando di identificare l’uomo che era con Caprio e che potrebbe risultare un testimone fondamentale per le indagini.

Il funerale di Paolo Caprio si terrà oggi pomeriggio alle 16 nella Basilica dei Santi Medici. A Bitonto, come già annunciato dal sindaco Abbaticchio, è stato proclamato il lutto cittadino e sono stati annullati gli eventi in programma per oggi.