“Mentre stazionavamo sulle panche sotto il gazebo con le nostre mogli, si è avvicinato per origliare cosa stessimo dicendo e ha guardato in maniera provocatoria le nostre compagne. Notata questa circostanza, io mi sono alzato, gli ho detto testualmente ‘sempre avanti e dietro devi andare? Qual è il problema?’ e gli ho tirato tre pugni colpendolo al viso. L’ho visto cadere in terra e sbattere la testa sul marciapiede. Non pensando che sarebbe morto, sono andato via”.

Sono queste le parole rilasciate da Fabio Giampalmo, il 20enne che si è costituito in caserma e che ha confessato l’omicidio di Paolo Caprio, 41enne deceduto all’alba in una stazione di servizio a Bitonto, contenute nella confessione riportata dal decreto di fermo notificato all’indagato.

L’omicida ha raccontato di aver visto Caprio parlare con la sua compagna e con quelle dei suoi amici, mentre gli uomini erano nel bar a giocare alle slot machine.