Qualche giorno fa un 53enne di Napoli è stato denunciato dalla Polizia di Stato per ricettazione dopo essere stato beccato in via Giulio Petroni mentre tentatava di vendere orologi e profumi di dubbia provenienza.

L’uomo, però, è stato denunciato a piede libero dando così l’opportunità di continuare con la sua truffa. Spostandosi da Bari a Palo del Colle, il napoletano ha cercato di truffare nientepopodimeno che il padre del nostro direttore.

Facendogli delle domande ben studiate, il truffatore si è spacciato per il figlio di un suo caro collega, riuscendo così a farlo cadere nella sua trappola. Quando il padre di Antonio gli ha chiesto come lo avesse riconosciuto, il 50enne si è inventato la scusa della foto delle cene aziendali, chi non le ha mai fatte.

Convinto di aver incontrato il figlio del suo collega, il palese è salito anche nella sua macchina per chiacchierare ed è proprio in quel momento che il napoletano ha agito con la truffa.

Inventandosi una fantomatica moglie in Svizzera e di un imminente viaggio, il 53enne ha chiesto al padre del nostro direttore di tenere degli orologi che la dogana non gli avrebbe fatto passare. In cambio, però, aveva bisogno di un aiuto per fare benzina.

Per fortuna il palese ha capito di essere finito in una trappola e senza troppi giri di parole è riuscito a defilarsi. L’uomo, stando alla descrizione, è di media altezza, castano e gira con una Fiat Tipo grigio chiaro.

Le tecniche di abbordaggio sono infinte e per questo vi invitiamo ad aprire gli occhi perché, come dice il detto, a chiuderli non ci vuole niente.