Una storia di amicizia e fedeltà. Casamassima piange Carlotta, più di una semplice cagnolina che negli anni si è fatta conoscere e amare da tutti.

Era novembre 2010 quando Carlotta, già sterilizzata dai volontari di Adelfia, fu ritrovata a Casamassima dove poi ha vissuto gli 11 anni della sua vita in via Conte Torino. Qui alcune persone di buon cuore avevano costruito per lei una cuccia con cuscini e coperte nei pressi dell’entrata di un’abitazione per permetterle di ripararsi dal vento e dalla pioggia.

Era un cane di quartiere ma amava girare tutto il paese. Non le piaceva restare al chiuso e preferiva la libertà. Infatti trascorreva le sue giornate passeggiando al mercato e accompagnando i ragazzi alla fermata del pullman e tutti i negozianti che la vedevano le davano qualcosa da mangiare.

Quella di Carlotta è stata una vita travagliata perché ha contratto due volte l’ehrlichiosi ed è stata investita ma è sempre riuscita a superare tutto con grande forza grazie alla generosità e al sostegno di alcune ragazze che si sono affezionate a lei.

“Si tratta di una grande perdita per Casamassima ma la storia di Carlotta ci fa aprire gli occhi sulla realtà del cane di quartiere. Molto spesso i cani randagi vengono segnalati e rinchiusi in canili dove trascorrono l’intera esistenza. Lei invece voleva restare libera e noi abbiamo rispettato la sua scelta”, ha spiegato Alessandra, una delle ragazze che si è presa cura della cagnolina.

Alle sue parole si è unita anche la testimonianza di Natasha che, insieme a Stefania, trascorreva quotidianamente del tempo con Carlotta. “Prendersi cura di lei ci ha unito e ci ha fatto incontrare persone speciali”.

Dopo la sua morte, è stato organizzato un corteo funebre per permettere a tutti i residenti del quartiere di salutare per l’ultima volta la cagnolina e presto potrebbe essere affissa una targa con il suo nome in quella che, a tutti gli effetti, è diventata la strada di Carlotta.