“Appuriamo con grande angustia, che ad oggi rispetto a quanto ampiamente emanato in merito alle misure urgenti da intraprendere per l’esercizio in sicurezza delle attività in materia di Trasporti, D.L. n. 11 del 06.08.2021, rispetto a quanto prontamente messo in campo, inerente alle dotazioni elettroniche fornite ai dipendenti appartenenti alla società di Gestione Aeroportuale, la quale svolge attività di Handler (AdP); la società Gh Puglia S.r.l. è ferma alla modalità di un semplice e rischioso controllo della sola ed esclusiva forma cartacea del Green Pass (qualora il passeggero ne sia in possesso)”. Si apre così il comunicato del sindacato L.E.GE.A.rivolto all’azienda Gh Puglia S.r.l.

“Difatti, i lavoratori della stessa società Gh Puglia S.r.l., presso gli scali di Bari e Brindisi, a fronte del grande senso civico di responsabilità per l’intera comunità, si vedono costretti ad utilizzare il proprio telefonino, scaricando al suo interno l’app ufficiale del Ministero per la verifica del QR CODE del passeggero (tecnologicamente avanzato), al fine di evitare denunce per una metodologia di lavoro obsoleta ed arcaica, nel condurre le fasi di accettazione, imbarchi, nonché del modus operandi della stessa società. A tutto ciò, si aggiunge inoltre, la Carenza di organico (ampiamente denunciata nei mesi scorsi a fronte di CIGd ancora attiva), la quale consente di aumentare il tempo di attesa dei passeggeri, generando anche abnormi ritardi nelle partenze. Tutto quanto sopra narrato, appare frutto di una mancanza di volontà organizzativa, dinanzi a norme decretate con ampio anticipo, generando stress psicofisici per tutti gli addetti di scalo, e di riflesso anche per gli operai, costretti a “marciare” con ritmi elevati per soccombere a potenziali ritardi nelle partenze aeree”.

“Lo scopo della presente, è chiedere esplicitamente ad E.N.A.C., di vigilare ed intervenire per quanto sopra in denuncia, e consequenzialmente alla società Gh Puglia S.r.l., di adeguare in maniera urgente l’organizzazione aziendale all’altezza delle situazioni descritte; al fine di eludere da qualsiasi viaggiatore in possesso di attestati Green Pass falsi, (come già appreso a mezzo stampa in alcune parti d’Italia); e consentire ai lavoratori di svolgere senza nessuna preoccupazione, senso di colpa e/o responsabilità il proprio piacevole lavoro”.