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Iscritto nel registro degli indagati per il reato di  atti persecutori, previsto e punito all’art. 612 bis c.p.,  aveva iniziato  a molestare  e minacciare la sua ex  compagna dopo la fine della relazione sentimentale: è questa l’accusa avanzata dalla Procura della Repubblica di Bari  nei confronti di un uomo della provincia di Bari.

Segnatamente l’uomo avrebbe perseguitato con continui pedinamenti, appostamenti, insulti e minacce l’ex compagna  che, ormai stanca e provata, ha trovato la forza di denunciare il tutto ai Carabinieri.  Questi ultimi hanno, nell’immediatezza, trasmesso le varie denuncie  – presentate dalla donna – alla Procura della Repubblica di Bari che,  in applicazione del nuovo Codice Rosso,  ha svolto con celerità le indagini giungendo, in un brevissimo lasso  temporale,  alla conclusione delle stesse, con notifica tanto all’indagato quanto  alla persona offesa dell’avviso di conclusione delle indagini ex art. 415 bis c.p.p.

La donna, (ciò è quanto emerge dall’avviso di conclusioni delle indagini che per questo reato così come per il reato di maltrattamenti è notificato anche alla persona offesa ) al termine della relazione sentimentale, ha subito – da parte dell’uomo- dal 2020 a oggi,  continue molestie  consistenti, appunto : in pedinamenti, appostamenti, inseguimenti,  ingiurie,  reiterate chiamate anonime,  bigliettini che venivano posti sul parabrezza dell’auto della stessa nonché in avvertimenti, rectius minacce, che lo stesso si sarebbe dotato di un porto d’armi.

La vittima, provata da questa situazione che le ha provocato un perdurante e grave stato di ansia nonché di paura, tanto da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita, si è rivolta all’Associazione Gens Nova Odv,  presieduta dall’Avv. Antonio Maria La Scala che, in merito, ha conferito mandato all’Avv. Laura Bellanova.

Si tratta, di un ennesimo episodio di stalking che ha colpito il territorio barese e che purtroppo – nonostante i diversi interventi normativi-  non sarà l’ultimo, se allo stesso non conseguirà una pena giusta e  severa in ossequio al  principio della certezza della pena.