È stato sequestrato dalla Procura il gruppo Telegram sul quale centinaia di migliaia di utenti si sono organizzati nelle settimane scorse per protestare nelle varie stazioni contro l’obbligo del green pass.

Secondo la Procura ci sarebbero anche aggravanti per terrorismo in quanto sulle chat venivano presi di mira non solo giornalisti, ma anche politici e medici, dei quali venivano diffusi numeri di cellulare e fotografie di uffici e abitazioni.

La palla ora passa a Telegram che dovrà scegliere se collaborare e quindi oscurare per sempre le chat o non curarsi delle richieste della Procura.