Nei prossimi giorni la giunta comunale varerà un provvedimento per la proroga dell’occupazione di suolo pubblico delle pedane su strada, sistemate negli spazi antistanti quegli esercizi commerciali che non hanno la possibilità di richiedere l’occupazione su suolo pubblico sul marciapiede direttamente collegato all’attività. La decisione è scaturita in seguito a un confronto tra l’amministrazione comunale e le autorità sanitarie territoriali che, in conformità con la proroga nazionale dello stato di emergenza, continuano ad individuare nelle situazioni all’aperto le condizioni ottimali per contrastare possibili situazioni di contagio.

A questo si aggiunge una valutazione sostanzialmente positiva, emersa da un’attività di monitoraggio condotta dagli uffici comunali, dell’impatto di questo strumento nei diversi contesti della città, oltre che nell’economia di tante attività costrette a pesanti restrizioni, compresa la chiusura totale, nei mesi invernali. Ad oggi, infatti, si segnalano alcune aree dei quartieri periferici che, grazie all’installazione di queste strutture a servizio di alcuni locali di quartiere, hanno vissuto un fenomeno di ripopolamento soprattutto negli orari serali.

Decaro: “Stiamo valutando una proroga della sperimentazione delle pedane su strada fino al prossimo 30 ottobre, così da continuare ad evitare eccessive presenze di cittadini o assembramenti nei locali al chiuso. Il Governo ha prorogato lo stato di emergenza nazionale fino al 31 dicembre e, sentite le autorità sanitarie locali che continuano a raccomandarci la massima attenzione per scongiurare le possibili situazioni di contagio, abbiamo deciso di rimandare di qualche settimana, complici anche le temperature piacevoli di cui godiamo in città, lo smontaggio delle strutture esterne. In questi mesi abbiamo monitorato la situazione per verificare l’impatto delle stesse sulla vita della città, anche in considerazione di una futura regolamentazione di questa iniziativa, per capire come le pedane potessero trasformare strade e quartieri. In tanti casi ci siamo resi conto che, oltre ad aiutare le attività economiche a ripartire dopo i mesi pesanti di lockdown, le pedane esterne hanno favorito un processo di socializzazione di quartiere inducendo tanti cittadini a cominciare a frequentare attività economiche “sotto casa” nei quartieri più periferici, che prima non disponevano di spazio esterno per offrire questo servizio. In questo modo abbiamo assistito a una graduale delocalizzazione della movida presso attività e quartieri che in precedenza risultavano poco attrattivi. Con cautela e con la dovuta attenzione con questa proroga cerchiamo da un lato di ridurre possibili situazioni di assembramento all’interno dei locali, dall’altro di migliorare l’offerta cittadina su scala di quartiere così da rendere vive, soprattutto nelle zone serali, anche strade e piazza più periferiche”.