Oggi vi portiamo in una foresta, una delle tante curate dall’Arif, l’agenzia regionale per le attività irrigue e forestali.

In queste ore i revisori dei conti sono impegnati perché a quanto pare le cifre non tornano. L’Arif, infatti, avrebbe chiesto altri soldi alla regione perchè i 40 milioni di euro già stanziati non basterebbero. Secondo i bilanci 33 milioni sono stati stanziati per il pagamento del personale. Una cifra a dir poco spropositata. Da 5 anni a questa parte la regione ha sempre accontentato l’azienda, chissà cosa accadrà questa volta.

Si rischia però di andare di male in peggio, tra i tanti compiti dell’azienda infatti rientra anche erogare l’acqua a chi si rivolge ai 279 pozzi regionali. Molti dei quali però non sono a norma. Pare addirittura che in molti casi l’acqua sia a stretto contatto con il quadro elettrico. Nella commissione abilitata a far luce sulla situazione il direttore generale dell’Arif, Ferraro, pare che abbia attribuito il problema alla siccità e alla falda che si è abbassata. Qui però la domanda sorge spontanea. Chi si doveva occupare della manutenzione?

In una sorta di medley vi accenniamo anche una situazione relativa alla zona Masseria la Marina, una località nei pressi di Manduria dove l’azienda ha fatto un rimboschimento con finalità igienico-ricreative costato quasi 205mila euro. Tante, troppe situazioni, che sicuramente snoccioleremo singolarmente in una serie di video.