“Quando mio figlio di 11 anni mi ha fatto vedere il video di alcuni suoi amici che facevano sesso, anche di gruppo, con la cosiddetta ‘Zia Martina’ ho avuto un crollo. Un senso di sconforto misto alla voglia di farmi vendetta. Non era mio figlio ma conosco tutti qui bambini e non potevo credere ai miei occhi”.

A parlare è una delle mamme dei tanti adolescenti, anche tra i 9 e gli 11 anni, che hanno fatto sesso con la donna che si fa chiamare zia Martina, la stessa della quale ci siamo occupati allarmati da alcune mamme del quartiere San Paolo di Bari. Dalla testimonianza della donna, residente nel quartiere Libertà, emergono particolari inquietanti, ma soprattutto quanto conosciuta l’adescatrice tra gli adolescenti baresi.

“Una sera, insieme a un paio di bambini e a un’altra mamma – racconta la donna sotto shock – siamo andati nel b&b del quartiere Madonnella dove alcuni bambini avevano detto di essere andati a trovare zia Martina. Abbiamo quasi sfondato la porta e urlato con tutto il fiato che avevamo in gola. L’abbiamo mancata per un soffio. Il proprietario della struttura ha chiamato i carabinieri”. Nonostante l’insistenza del titolare, convinto di voler denunciare le due donne in cerca di spiegazioni, i carabinieri sarebbero rimasti increduli nel vedere i diversi video dei rapporti sessuali tra la 44enne e numerosi bambini e adolescenti baresi. I militari si sono fatti consegnare le generalità della donna, comunque già note perché, stando al racconto che ci è stato fornito, alcuni ragazzi più grandi – di circa 14 anni – avevano rubato i documenti all’adescatrice, residente in una città costiera a sud di Bari, ma nomade in diversi b&b cittadini con l’intenzione di soddisfare le proprie voglie. I video di cui siamo entrati in possesso riprendono per mano di altri ragazzini scene di sesso esplicito.

“Siamo spaventate – spiega la donna – nessuna delle mamme vuole esporsi per paura che i Servizi Sociali possano intervenire strappando i bambini alle famiglie entrate in questo incubo”. A rendere tutto ancora più inquietante sono le spiegazioni fornite a una delle mamme dalla donna. “Ai bambini, oltre che al telefono quando le ho chiesto spiegazioni – continua – ha detto di non essere malata di hiv e di essere una maestra di scuola. Quando le ho chiesto perché lo facesse, mi ha detto di essere stata tradita dal marito e di trovare nei ragazzini le attenzioni che non ha mai ricevuto. Sono davvero senza parole, così come sono incredula nel constatare che la presunta maestra, indipendentemente da quale sia il suo reale lavoro, continui ad adescare minori. Secondo le testimonianze che ho ricevuto, pare che non si faccia pagare dai più piccoli, ovvero dai ragazzi fino ai 12 anni, mentre chieda un minimo pagamento da chi ha più di 13 anni”.

Più si scava in questa vicenda e più non si riesce a credere a ciò che ascoltiamo. “Alcuni residenti del palazzo che ospitava uno dei b&b in chi zia Martina è stata – aggiunge la mamma terrorizzata – le hanno chiesto cosa fosse quel viavai di bambini e ragazzini. Lei ha risposto che faceva doposcuola, ma poi è stata costretta a spostarsi. La tecnica è quella di non sostare a lungo nello stesso posto. Fate qualcosa, fermatela, perché come detto dallo psicologo che avete intervistato tutti questi bambini potrebbero avere delle ripercussioni, anche gravi. A quanti sminuiscono o ridicolizzano la vicenda dico solo che possono fare gli idioti solo perché in questa storiaccia non ci sono finiti i propri figli. Diversamente avrebbero avuto davvero poco da ridere”.