Facciamo una piccola, ma importantissima premessa: quella che ascolterete nel video è solo una versione di questa delicatissima storia. L’auspicio è quello di poter sentire tutte le persone coinvolte.

Francesca è una mamma distrutta. Le abbiamo dato modo di raccontare in maniera articolata il suo calvario, l’amore spezzato con sua figlia Anita, ormai maggiorenne e interdetta per un grave ritardo.

Da settembre 2013 Anita è accolta a Bari in una comunità, ma i rapporti con la prima e seconda tutrice della bambina non sono mai stati buoni. Fino al momento in cui le è stata strappata la figlia, stando al racconto che ci viene fatto e alle carte mostrate, Francesca dà fondo a tutte le sue risorse pur di assicurare assistenza ad Anita, fino a quel momento affetta da un lieve ritardo.

Da quel momento drammatico e solo dopo 5 mesi dall’ingresso in comunità, la mamma può vedere sua figlia in alcuni incontri protetti. La storia si trascina per anni, fino ad arrivare a giugno 2020, quando dalla comunità le fanno sapere che gli incontri sono sospesi. Francesca non vede Anita da quel momento, ormai da più di un anno, ma non si arrende e tramite il suo avvocato, Sara Fiorino, fa sapere di essere disposta a tutto pur di ricucire i rapporti con Anita.

“Purtroppo abbiamo trovato un muro insormontabile davanti – spiega il legale – abbiamo anche provato a incontrare la nuova tutrice, quella nominata al momento dell’interdizione di Anita, ma finora non è mai stato possibile. Vorremmo sapere perché le condizioni della ragazza sono peggiorate fino al punto di doverla interdire 4 giorni prima del suo diciottesimo compleanno. Vorremmo sapere quale progetto educativo di inclusione è stato redatto dall’assistente sociale, come la tutrice vede il futuro di Anita. Non avendo avuto risposte siamo costrette, nostro malgrado, a denunciare la vicenda alla Procura della Repubblica, facendo i nomi di tutti i soggetti coinvolti durante questi lunghi anni. Un periodo in cui si è pagata una retta importante, senza tuttavia dare un’alternativa ad Anita”.

Una storia piena di domande alle quali mamma Francesca non ha avuto risposta. Una storia partita quando la donna ha scoperto che il suo ex marito era stato condannato al carcere per un abuso sessuale nei confronti di un minore.

Da quel momento il declino e una serie di dubbi, sfociate in alcune denunce, ritirate con la speranza di poter riavvicinarsi alla figlia, a detta di chi le ha dato il suggerimento l’unico modo per dimostrare l’assenza di conflittualità.