Minacce di morte a Massimo Cassano e alla sua famiglia in seguito alle prove preselettive dell’Arpal. Dopo le polemiche sollevate dai candidati, in merito a presunte anomalie durante la prova e su alcune domande non conformi alle materie di studio, il direttore generale dell’Arpal ha denunciato offese e insulti.

Secondo Cassano, nonostante l’annuncio abbia indotto la Commissione regionale a dargli solidarietà, le minacce hanno un “mandante politico”, mostrando alcuni post sui social della grillina Antonella Laricchia, tra le prime a chiedere chiarimenti sul concorso, che secondo lui hanno scatenato la tempesta mediatica.

“Anche io esprimo la mia più totale solidarietà – dichiara la Laricchia – ma restano inaccettabili le frasi pronunciate contro di me da Cassano in commissione del tipo “stia attenta la prossima volta, non lo faccia più” o “deve venire lei con queste persone, deve venire qua di fronte a me, e vediamo se lei ha il coraggio di fare quello che fatto. Lei e i suoi amici, va bene? Che lavoro fa? che cosa ha fatto lei nella vita? Non lo faccia più, non si permetta più”. Io comunque continuerò a chiedere chiarezza sulle procedure dei test

Non sono passate inosservate le parole di Cassano rivolte verso la Laricchia, frasi che Fratelli d’Italia non vuole far passare lisce e chiede che la Procura intervenga sia sul concorso Arpal che sulle dichiarazioni di Cassano in VI commissione.