Giancarlo Chiariello, il legale barese arrestato lo scorso 24 aprile per corruzione, insieme all’ex gip Giuseppe De Benedectis, è stato scarcerato. La decisione è stata presa dalla giudice Giulia Proto, su istanza degli avvocati Raffaele Quarta e Andrea Sambati, Chiariello è stato posto agli arresti domiciliari.

L’istanza della difesa si basa sul fatto che lo studio del penalista è stato chiuso, dopo la sospensione dall’ordine degli avvocati nell’ambito del procedimento disciplinare e la decisione del figlio Alberto, co-indagato, che ha rinunciato a tutte le nomine difensive. Non ci sarebbe quindi più il rischio di reiterazione dei reati.

Il penalista è accusato di aver pagato tangenti all’ex gip di Bari per favori nei confronti dei suoi assistiti. Sono almeno 4 gli episodi sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Lecce, tra queste le scarcerazioni di Antonio Ippedico, Danilo Pietro Della Malva (oggi collaboratore di giustizia), l’avvocato Michele Pio Gianquitto e Roberto Dello Russo.

Chiariello è coinvolto anche in un’indagine della Procura di Bari per reati fiscali e riciclaggio, avviata dopo il ritrovamento in casa del figlio di borsoni contenenti 1,2 milioni di euro in contanti.