Giuseppe De Benedictis, l’ex gip di Bari arrestato per corruzione e detenzione illegale di armi, nel corso dei suoi 5 interrogatori, 2 di garanzia e 3 investigativi, tra contraddizioni e bugie non ha migliorato la sua posizione e per questo la Procura di Lecce gli ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari con lo stessa ordinanza di custodia cautelare dello scorso 24 aprile.

L’ex giudice ha cambiato più volte versione sui rapporti con l’avvocato Chiarello, prima negando e poi confermando gli episodi di corruzione, mentre sulle altre tangenti intascate De Benedictis ha potuto fare poco a causa delle intercettazioni audio e filmati video che lo incastravano.

Ma non solo, perché l’ex gip ha cambiato anche più volte versione sui rapporti instaurati con il carabiniere Nicola Soriano e sulle notizie delle dichiarazioni dei pentiti, in cambio della definizione favorevole di un processo di un parente.

A tutto questo si va aggiungere la grande bugia che ha fatto più scalpore di tutto. De Benedictis ha inizialmente negato di possedere più armi, poi gli inquirenti hanno di fatto trovato un vero e proprio arsenale da guerra ad Andria.