La Corte di Appello di Bari ha revocato l’ammissione della società “Il Veliero”, ex gestore del bar di Pane e Pomodoro e della spiaggia barese di Torre Quetta, al controllo giudiziario che – su decisione del Tribunale di Bari, nel gennaio scorso – aveva sospeso l’efficacia dell’interdittiva antimafia disposta dalla Prefettura nel maggio 2020.

I giudici hanno accolto l’appello presentato dalla Procura Antimafia di Bari, parlando di “infiltrazione mafiosa perdurante che inibisce la concessione dell’istituto del controllo giudiziario”.

Nel provvedimento motivato, la Corte (sezione misure di prevenzione), richiamando recenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia e i rapporti anche di parentela tra un ex dipendente della società, Orlando Malanga, con esponenti di spicco dei gruppi mafiosi Strisciuglio e Parisi, evidenza “plasticamente il ruolo di Malanga quale referente dei clan per l’assunzione di lavoratori all’interno della ditta” e la sua “stabile contiguità agli ambienti della criminalità organizzata sebbene formalmente non intraneo ad alcun clan”.

“Contiguità – spiegano i giudici – motivata dagli interessi economici di Malanga grazie ai quali poteva permettersi la protezione dei clan”. La sua viene descritta come una “figura riconosciuta all’esterno dai clan come referente per assunzione di lavoratori dapprima nei bar all’interno dello stadio di Bari e poi con la gestione delle attività a Pane e Pomodoro e Torre Quetta”.

“L’accertata partecipazione di Malanga nella gestione del Veliero – concludono i giudici – integra una condizione di agevolazione perdurante dell’impresa a vantaggio di realtà organizzate di stampo mafioso, inibendo al contempo alcuna valutazione prognostica positiva in chiave di bonificabilità”.