Le multe vanno pagate, soprattutto quando sono giuste. Eravamo all’inizio di corso Vittorio Emanuele, dal lato del teatro Margherita, quando abbiamo ricevuto una telefonata importante e ci siamo fermati per rispondere al telefono. Su quella strada, purtroppo, pur volendo accostare non è possibile per la presenza delle piste ciclabili, delle fermate del bus, dei parcheggi selvaggi e molto altro ancora. Le vigilesse di passaggio hanno accostato e correttamente hanno fatto notare che eravamo in contravvenzione perché ostacolavamo il traffico.

Fin qui nulla di strano. Le vigilesse, però, nel verbale hanno scritto che eravamo in movimento, poi ridimensionando aggiungendo che la nostra marcia era lenta. Fatto non del tutto vero considerando che le vigilesse ci hanno affiancato con l’auto. Cosa improbabile fossimo stati in marcia. La manovra, tra l’altro, è stata agevolata dal fatto che il traffico non fosse certamente quello dell’ora di punta.

Le agenti hanno discusso anche tra di loro perché non erano completamente d’accordo sulla dinamica e su quanto scrivere nel verbale. Durante le prime fasi del fermo, una delle due agenti, pur avendo notato la mancanza del tagliando assicurativo, aveva assicurato di non procedere con la sanzione. Multa arrivata per ripicca non appena abbiamo iniziato a protestare per quanto scritto sul verbale. Nelle note abbiamo scritto le nostre dichiarazioni, così come facciamo in questo scritto e nel video allegato.

Siamo per il rispetto delle regole e siccome non perdiamo tempo il giorno dopo siamo andati a pagare i due verbali, quello per il cellulare alla guida dell’auto inopportunamente ferma su corso Vittorio Emanuele (115 euro) e l’altro per il mancato possesso del tagliando assicurativo (29 euro). Ne abbiamo approfittato anche pagare un’altra sanzione per divieto di soste arrivata qualche giorno prima, seppure datata aprile scorso (37 euro).

A chiunque indossi una divisa, però, vorremmo dire di produrre verbali dettagliati, il più rispondenti alla realtà e fin quando possibile evitare inutili ripicche.