“I soldi l’azienda li trova, ma non di certo per darli alle maestranze”. Gli autisti Amtab sono scesi in piazza per protestare contro la municipalizzata barese del trasporto pubblico. In molti lamentano dei contratti fermi da 20 anni e, nonostante gli anni di servizio, con stipendi che non hanno mai avuto un aumento. Per non parlare poi dei nuovi assunti che hanno la busta paga basata solo sul contratto nazionale con uno stipendio pari a 1150 euro.

“In questi anni – sottolineano i dipendenti in protesta – non abbiamo avuto nessun aumento della retribuzione. Siamo ancora fermi al livello minimo. Noi che ogni giorno dobbiamo fare i conti con aggressioni, minacce, autobus che cadono a pezzi e altri che addirittura vanno a fuoco. Anziché assumere nuovi dipendenti, perché non garantire la sicurezza e un buono stipendio a chi porta avanti l’intera filiera?”.

“Amtab è una società in house del Comune di Bari – spiega la consigliera comunale Francesca Ferri – ed è giusto che anche da parte nostra ci sia l’appoggio ai dipendenti che rischiano minacce e aggressioni sul luogo di lavoro. È compito nostro garantire la sicurezza e il controllo e per questo chiedo che ci sia una maggiore programmazione per dare quello che è giusto ai dipendenti Amtab”.