Maxi blitz della Guardia di Finanza dalle prime luci dell’alba, nel mirino 16 persone residenti nel Barese.

I soggetti sono accusati di molteplici ipotesi di corruzione relativi a presunte tangenti per appalti al Comune di Molfetta. Si tratta di dipendenti comunali e di imprenditori, indagato anche il sindaco Minervini. I fatti contestati risalgono al periodo 2019-2020.

I militari della tenenza della Guardia di Finanza di Molfetta e dei reparti dipendenti dal gruppo di Barletta, con il supporto del Comando provinciale di Bari, stanno eseguendo un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Trani.

I reati contestati a vario titolo sono turbativa d’asta, corruzione, falso, depistaggio e peculato. Agli arresti invece l’ex assessore comunale ai lavori pubblici Mariano Caputo e l’ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta, il funzionario comunale Orazio Lisena e sette tra imprenditori e progettisti: Riccardo Di Santo, Andrea Ladogana, Valerio Di Gregorio, Domenico Tancredi, Paolo Conforti, Francesco e Pasquale Ieva.

Ai domiciliari il presidente della commissione di gara di uno degli appalti pilotati, Vincenzo Manzi, e altri 5 tra imprenditori e dipendenti delle aziende coinvolte: Francesco Sancilio, Mauro Giancaspro, Michele Palmiotti, Maurizio Bonafede, Vito De Robertis.

Secondo la Procura di Trani tra luglio 2018 e agosto 2020 il Comune avrebbe proceduto indebitamente agli affidamenti di alcuni appalti pubblici, come il rifacimento di rifacimento di piazza Aldo Moro, senza fare le gare e quindi favorendo imprenditori amici, in cambio di favori e denaro.