Giacomo Olivieri, avvocato barese, ex consigliere regionale ed ex presidente della Multiservizi di Bari, è indagato per bancarotta per distrazione in concorso con Nicola Nitti, amministratore unico della Immoberdan, dichiarata fallita nel 2018.

A metterlo nei guai una mega consulenza da 2,7 milioni di euro risalente al periodo 2013-2015. Per la Procura di Bari Olivieri è il “cosiddetto concorrente extraneus, colui che consapevole del depauperamento del patrimonio di una società ai danni dei creditori, cagiona alla stessa società un danno patrimoniale di rilevante gravità”.

Il passivo della società supererebbe i 16 milioni di euro, nel mirino è così finito un mandato professionale stipulato da Olivieri e il Gruppo Nitti. La mega parcella è ritenuta dalla Procura di Bari “distrattiva, dissipativa e comunque non congrua rispetto all’attività professionale in concreto prestata da Olivieri”.

Secondo le indagini “l’erogazione di tale somma di denaro in favore dell’Olivieri era altresì pregiudizievole per la società e i suoi creditori, atteso che in quell’arco temporale la Immoberdan risultava priva di liquidità, con un’elevatissima esposizione debitoria, e contribuiva a determinare prima lo stato di insolvenza e successivamente il fallimento”.

“I grandi numeri non possono costituire da soli la prova di un concorso del professionista mio assistito nella bancarotta distrattiva – le parole dell’avvocato di Olivieri, Nino Castellaneta -. Sarà facile provare che l’avvocato Olivieri con un regolare contratto professionale e con compensi regolarmente fatturati in anni di lavoro ha effettivamente svolto il suo mandato professionale in modo autonomo rispetto alla gestione della società. Le due vicende viaggiano su binari paralleli”.