Attestati di Operatore Socio Sanitario (OSS) a 3mila euro e posti di lavoro nelle strutture di tutta Italia, rigorosamente con tanto di caffè pagato per il disturbo e per la “procedura” accelerata.

Una pratica consolidata da Bitonto a Trieste. La nostra troupe si è messa sulle tracce dei protagonisti, per indagare sul loro modus operandi.

Il nostro gancio si è spacciato per un giovane papà a caccia di un attestato da OSS per iniziare a lavorare da subito, anche a nord Italia, e ha così fissato un appuntamento per definire l’acquisto del pezzo di carta.

La garanzia del lavoro arriva al telefono direttamente anche dal suo contatto a Trieste. Il gancio però non ha esperienza nel campo sanitario, non ha mai cambiato un pannolone ad un anziano, ma questo alla protagonista della vicenda sembra interessare poco. L’unica preoccupazione è quella dei soldi: “Ce la fai per domani?”.

E così, 24 ore dopo dal primo appuntamento, la rincontriamo sempre al cimitero di Bitonto. Nella bustina però ci sono solo 5 euro, già troppi per un singolo caffè, la “copertura” salta e la nostra troupe può irrompere a sorpresa nella scena.

È la stessa facilitatrice, dopo una lunga discussione, ad ammettere che potrebbe esserci qualcosa di illecito. Purtroppo di facilitatori, ovvero di gente che fornisce in cambio di soldi attestati falsi, tanto come OSS quanto nel mondo della scuola, ce ne sono tanti.

Tornando al caso specifico, siamo riusciti ad apprendere che la donna sarebbe già stata denunciata da alcune persone. La vicenda non mancherà di ulteriori sviluppi.