Con una diretta Facebook aveva negato ogni accusa promettendo querele, in realtà è finito nel mirino della Procura. Stiamo parlando del sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli. Anche lui, come il primo cittadino di Noicattaro, è finito tra i nomi degli indagati riguardo l’inchiesta dei furbetti del vaccino.

Il sindaco, con la complicità della moglie, avrebbe destinato alcune dosi di Pfizer a dei suoi amici. Nello specifico la moglie, come denunciato ai Carabinieri da Gaetano Notaro soccorritore volontario, aveva consegnato al palazzetto dello sport di Triggiano, in cui è allestito l’hub vaccinale, una lista di circa 30 persone, non prenotate, a cui doveva essere riservata la dose Pfizer.

Sul caso aveva detto la sua anche il vice sindaco di Triggiano, Daniele Volpe, che aveva preso le parti del soccorritore, sottolineando che la moglie di Donatelli non avrebbe avuto nessuna autorizzazione per stare nel centro vaccinale.

Grazie alla denuncia del volontario e alla nostra incursione all’hub vaccinale, i Nas hanno acquisito gli elenchi delle somministrazioni effettuate a Triggiano. Probabilmente il primo cittadino avrebbe agito così per guadagnarsi la fiducia di alcune persone in vista delle elezioni di settembre.