Con il passare delle ore emergono nuovi particolari sul violento pestaggio dato in pasto sui social con un paio di video su tiktok. Secondo quanto siamo riusciti a sapere, la vittima – il ragazzo con la maglia blu preso a calci e pugni anche quando era ormai a terra – è originario di Rutigliano.

Ad innescare ciò che si vede nei video è un altro episodio violento, avvenuto qualche giorno prima proprio a Rutigliano. Alcuni ragazzi del posto avrebbero preso a male parole e picchiato coetanei di Noicattaro, accusati di essere andati a dare fastidio nei pressi di un bar, considerato dai rutiglianesi “il loro territorio”.

Con la scusa di chiarire l’accaduto e fare pace, i nojani avrebbero poi attirato il ragazzino in una trappola. Giunto al luogo dell’appuntamento, infatti, quello che era stato individuato come il colpevole dell’episodio avvenuto a Rutigliano, è stato pestato. In queste ore sono girati messaggi preoccupanti relativi alle condizioni di salute del giovane preso a botte, ma siamo riusciti a verificare che per fortuna non ha subito gravi conseguenze.

Di seguito riportiamo la dichiarazione ufficiale del sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato.

LA NOTA DEL SINDACO – “Siamo disgustati dalle immagini che abbiamo purtroppo visto in queste ore e che coinvolgono un gruppo di ragazzi che appartengono alle nostre comunità. Un atto violento che non può essere giustificato in nessun modo compiuto da ragazzini nei confronti di un loro coetaneo. In queste ore abbiamo raccolto l’indignazione e lo sconcerto dei nostri concittadini. In momenti come questi vogliamo farci portatori di un messaggio di collaborazione: non basta quello che fanno le famiglie, spesso sole, o la scuola, caricata di ogni problematica; non bastano gesti simbolici e manifestazioni di piazza che si dimenticano quando si spengono le luci, fino al successivo episodio. Piuttosto dobbiamo lavorare tutti dalla stessa parte ad ogni livello istituzionale per creare un nuovo impianto sociale senza lasciare spazio alla solitudine e all’isolamento dei ragazzi. Oggi i nostri giovani hanno bisogno di ritrovare nuovi modelli educativi, culturali e umani. Per questo metteremo in campo tutte le azioni possibili per promuovere una cultura che oggi più che mai deve ribadire il messaggio della non violenza. Lo faremo già nei prossimi giorni con una progettualità che coinvolgerà esperti, forze dell’ordine e cittadini di entrambe le comunità che mostreranno unione, compattezza e solidarietà. Siamo concretamente coinvolti per costruire una nuova collettività che conferisca e restituisca alle famiglie il ruolo educativo necessario a costruire una socialità differente”.