Ennesima aggressione al 118. È accaduto ieri pomeriggio a Gravina a danno dell’equipaggio del 118 di Altamura. Il video di quanto accaduto nel comune barese è stato girato da qualche passante, catturato dalle urla.

Le immagini hanno attirato la nostra attenzione perché si intravedeva la scritta “zona Cep”, pensando che l’aggressione si fosse svolta a Bari. In realtà è accaduto a Gravina a causa di un presunto ritardo dell’arrivo.

Stando a quanto siamo riusciti ad apprendere già dalla chiamata arrivata alla Centrale Operativa era presumibile che l’intervento potesse avere dei risvolti infelici, come è appunto successo.

L’ambulanza India di Altamura, una volta giunti a Gravina, per un malinteso si è fermata al civico 3 della strada e non al 13 come da segnalazione. L’equipaggio poco dopo è riuscita a intravedere un uomo che attirava la loro attenzione nei pressi del palazzo in cui c’era bisogno del loro intervento.

Lo stesso uomo pare abbia incominciato a inveire contro l’equipaggio lamentandosi del tempo di arrivo. Una volta vicino all’ascensore, l’uomo pare abbia continuato a urlare contro l’equipaggio minacciandoli di aggredirli una volta nell’ascensore. L’infermiere, vedendosi alle strette, ha deciso di andare a piedi. Una scelta che all’uomo è andata di traverso tanto da iniziarlo a spintonarlo. Da questo è nata una colluttazione che poi, come si vede nel video, è continuata in mezzo alla strada.

Visto che la situazione stava degenerando, l’equipaggio ha ben deciso di chiudersi nell’ambulanza, mentre l’uomo, ormai in preda al delirio, ha iniziato a tirare calci e pugni contro il mezzo del 118. Dato l’accaduto, l’equipaggio ha deciso di chiamare la Centrale Operativa denunciando che non c’erano più le condizioni per l’intervento.

L’equipaggio ha così deciso di recarsi al Pronto Soccorso di Altamura per farsi refertare le ferite subite nell’aggressione. Poco dopo, però, è giunta l’anziana signora, per cui l’equipaggio era giunto a Gravina, accompagnata da due donne. L’anziana, secondo gli accertamenti, pare sia risultata positiva al coronavirus.

A causa dell’aggressione, l’equipaggio 118 non ha potuto concludere l’intervento e visto che la donna è stata poi accompagnata dai parenti, la chiamata alla Centrale Operativa si poteva evitare. Inoltre l’intervento ha sottratto l’ambulanza dal territorio, senza contare i danni provocati alla vettura dall’ira dell’uomo.