I dipendenti comunali di sei città baresi sono finiti nel mirino della Procura in merito ai furbetti del vaccino. Questi ultimi avrebbero ricevuto la dose senza essere tra le categorie aventi diritto.

Le indagini procedono su due linee. Da un lato ci sono gli accertamenti penali della Procura con i carabinieri del Nas e dall’altro quelli civili dei Nirs, Nucleo della Regione, con l’avvocato Antonio La Scala.

Le irregolarità sono avvenute a Triggiano, dove grazie alla denuncia di un soccorritore volontario è emersa la presenza della moglie del sindaco nell’hub vaccinale senza avere alcuna competenza, ma anche a Santeramo, Altamura, Acquaviva delle Fonti, Monopoli e Noicattaro, dove tra gli indagati c’è anche il sindaco Raimondo Innamorato.

Nel fascicolo dei furbetti del vaccino ci sono anche i vaccini somministrati a Pasqua e Pasquetta dove si sono presentati come familiari e caregiver anche persone che non abitano con il disabile indicato nella domanda.