Scritte sataniche, croci al contrario e frasi sull’amore LGBT. Ieri due ragazzi di 13 anni sono stati sorpresi dal custode della scuola elementare Aldo Moro di Adelfia mentre deturpavano i muri dell’istituto.

“Colti sul fatto sono state contattate le famiglie e hanno accolto la proposta di ripristinare lo stato dei luoghi a loro spese – spiega il dirigente scolastico Nicola Giovanni Errico -. Gli alunni protagonisti dell’atto irresponsabile hanno personalmente effettuato il ripristino, coadiuvati dai docenti delle proprie classi alla presenza dei propri genitori”.

“Il provvedimento adottato – spiega il Sindaco di Adelfia, Giuseppe Cosola – non è solo punitivo, ma anche educativo. Speriamo possa servire da monito a tutti i ragazzi, affinché capiscano che una bravata, oggi, si conclude così, ma in futuro potrebbe avere conseguenze diverse”.
L’episodio aveva scatenato i soliti leoni da tastiera, compresi alcuni cittadini che in passato  ci avevano contattati per scrivere pezzi contro l’attuale amministrazione comunale, senza tuttavia avere gli attributi di denunciare alle autorità competenti le presunte azioni illegali.
Il rifiuto ad assumere responsabilità non nostre, ha evidentemente scatenato la frustrazione di questi soggetti, occupati ad accusarci di aver incentivato lo spirito di emulazione tra i ragazzini. La lezione che la scuola ha deciso di dare ai ragazzini – condivisibile rispetto a un gesto di vandalismo come questo – dovrebbe essere appresa anche da alcuni adulti, molti dei quali ancora incapaci di un minimo di buonsenso e onestà intellettuale.
Alle famiglie dei due ragazzini sorpresi a imbrattare i muri della scuola, invece, esprimiamo la nostra totale solidarietà. Educare un adolescente oggi è davvero impresa titanica. A volte non bastano tutte le buone intenzioni e i giusti insegnamenti.