Sono gravi le accuse mosse dal soccorritore impegnato nella gestione delle operazioni all’interno dell’hub ricavato nel Palazzetto dello Sport di Triggiano. La sua associazione, una volta segnalata una anomalia, è stata sollevata dall’incarico e abbiamo chiesto direttamente al sindaco Donatelli chiarimenti soprattutto sulla presenza di sua moglie all’interno dell’hub vaccinale.

Dopo la nostra incursione, il primo cittadino ha fatto una lunga diretta su Facebook dove dà la sua versione dei fatti in merito ai presunti furbetti del vaccino a Triggiano. “Questa mattina si è verificato un episodio alquanto increscioso: la video denuncia da parte da un volontario che accusa me e mia moglie di presunti illeciti nella gestione delle liste dei vaccini”.

“In questo servizio viene ipotizzato che io e mia moglie siamo stati complici e fautori di favoritismi nella somministrazione di vaccini, avvantaggiando amici e parenti – sottolinea -. Né io né mia moglie siamo vaccinati. Né io né mia moglie abbiamo in alcun modo creato alcun tipo di lista per favorire amici e parenti”.

“Il cittadino che ha dichiarato il falso per una vendetta personale – continua il sindaco -, sarà denunciato domani stesso in procura. In questo video vi racconto come sono andate realmente le cose. In queste ore la vostra rabbia si è trasformata in insulti e minacce di ogni tipo”.

“Se da un lato comprendo la rabbia in questo difficile momento storico, dall’altro vi invito sempre ad ascoltare l’altra parte della campana prima di mettere al rogo qualcuno. Confido nella giustizia, ho sempre confidato. I millantatori, solitamente, vengono facilmente smascherati” conclude il primo cittadino.