Torniamo a parlare del presunto caso dei furbetti del vaccino a Triggiano, proprio mentre nei dossier del Nas spuntano diversi nomi di politici, tra sindaci, assessori e consiglieri di vari comuni pugliesi.

Dopo le accuse mosse dal soccorritore, impegnato fino a qualche giorno fa nella gestione delle operazioni all’interno dell’hub ricavato nel Palazzetto dello Sport, e della risposta da parte del sindaco Donatelli, prima davanti alla nostra telecamera e poi via social, a parlare è Daniele Volpe, vicesindaco di Triggiano con delega alla Protezione Civile.

“Mi sento di difendere l’operato di Gaetano, ha fatto solo il suo lavoro – racconta -. Mio padre, di 75 anni, è un soggetto debole e stiamo aspettando il nostro turno. Quando mi hanno informato di cosa fosse successo, ho subito mostrato le mie perplessità. La verità emergerà e le foto parlano chiaro, la moglie non aveva titolo per stare lì”.