“Se accendi la telecamera le prendi” tuonava l’abusiva il 23 febbraio e qualcuno oggi, ha rischiato davvero di prenderle. È il giorno inaspettato dello sgombero. Urla e lancio di sassi contro i giornalisti, mentre le forze dell’ordine mettevano alla porta gli abusivi. Ci sono volute ore per ripristinare la legalità e far dichiarare soddisfatto al sindaco di Bisceglie.

“In trent’anni nessuno era stato sgomberato”, ha detto. Assegnataria di uno degli appartamenti occupati è un’anziana donna, rimasta “prigioniera” della figlia a Milano, dove si era recata per sottoporsi ad alcune cure salvavita e dove aveva contratto il covid. Le case erano state forzate nel cuore della notte. I mobili buttati giù dal balcone, lasciati accatastati in segno di sfida. A quanto pare sarebbero spariti anche alcuni oggetti personali. Abusivi si diventa, ma chi tutela i diritti degli assegnatari in questo caso? La risposta sembra scontata: la legge, seppure in questi casi non sempre è uguale per tutti.

Non lo è quando si tutelano gli abusivi che occupano con la forza e allo stesso modo quando si tollera l’occupazione di assegnatari con soldi e lavoro. Lo sgombero è necessario in entrambe le circostanze, con la speranza che la burocrazia non prenda il sopravvento e si possano assegnare in tutta la Puglia le case popolari vuote ormai da troppo tempo.