Coppia di truffatori seriali denunciati dai poliziotti della Questura di Bari. Il tutto è accaduto ieri mattina nel quartiere Libertà quando la vittima ha capito di essere finito in una truffa e ha avuto l prontezza di chiamare gli agenti.

Il 34enne mentre percorreva via Brigata Regina, stando a quanto scritto nel comunicato stampa inviato dalla Questura alla nostra redazione, è stato affiancato da una autovettura Alfa Romeo 147 di colore grigio, che lo ha costretto a fermarsi.

Il giovane conducente dell’Alfa lo accusava di avergli strisciato la fiancata pochi metri prima. La vittima, sospettando che si trattasse della “truffa dello specchietto”, al malintenzionato ha risposto che stava chiamando la Polizia. Prima che ciò accadesse, il malfattore è tornato alla guida della 147 e si è dato a precipitosa fuga.

Il 34enne ha immediatamente riferito quanto avvenuto ai poliziotti della sala operativa della Questura che, mediante un controllo incrociato tra telecamere e lettori targhe, hanno individuato il veicolo, dandone immediata nota di ricerca a tutte le volanti di zona.

Gli agenti, dopo pochi minuti, hanno intercettato, inseguito e bloccato il veicolo mentre percorreva viale Europa; dal successivo controllo è emerso che i due occupanti del veicolo, un crotonese classe ‘83 e la sua compagna, della provincia di Siracusa, classe ’85, entrambi residenti a Noto (SR), pluri-pregiudicati, sono esperti recidivi della ‘truffa dello specchietto’, ben conosciuti dalle Forze dell’Ordine.

La coppia di furbetti è stata deferita all’Autorità Giudiziaria competente per truffa in concorso e l’autovettura, l’Alfa Romeo 147 di colore grigio, è stata inserita in una black-list nei data base delle Forze dell’Ordine al fine di prevenire più possibile altri simili episodi.

È stato immediatamente attivato il procedimento amministrativo finalizzato all’emissione del Foglio di Via obbligatorio dalla città di Bari in capo ai due responsabili, un uomo 38enne alto 1 metro e 70 cm., corporatura magra e carnagione scura, con barba e capelli scuri e gelatinati ed una donna di 36 anni, che dimostra più della sua età, alta 1 metro e 60 cm., mora e di corporatura medio-robusta. Gli indagati sono stati sanzionati anche per la violazione del DPCM in vigore circa le norme anti contagio.