La Corte dei Conti accende i riflettori sui bilanci dei gruppi di partito che hanno seduto in Consiglio regionale nell’ultimo anno della passata legislatura. Due su tutti, Emiliano Sindaco di Puglia e Movimento 5Stelle, ma anche Emiliano sindaco di Puglia, Forza Italia, Popolari-Udc e gruppo Misto. La cifra che potrebbero dover restituire oscilla tra i 350 e i 400mila euro. Sugli altri pendono invece contestazioni formali.

Oggetto delle verifiche da parte della Sezione di controllo sono finte le spese sostenute da gennaio a settembre 2020 dai singoli gruppi politici; ognuno di loro è autonomo, ma entro alcuni paletti da rispettare.

Tra le varie situazioni oggetto di verifica, il più complesso è certamente quello che riguarda i 5Stelle. Oltre a una non corretta rendicontazione di alcune consulenze, parliamo di circa 173mila euro che per i giudici andavano inserite tra le spese di funzionamento del gruppo, mancherebbe un atto scritto per conferire il compenso aggiuntivo 3 collaboratori in seguito ad altri incarichi di consulenza. Per la Corte dei Conti manca cioè il titolo giuridico per i pagamenti fatti, il che porterebbe dritto dritto alla restituzione di altri 20mila euro più o meno.

Discorso per certi versi analogo anche in casa “Emiliano sindaco di Puglia”, sotto la lente sono finiti all’incirca 105mila euro, tra errata rendicontazione e mancate autorizzazioni. In passato il problema è stato risolto con la riapprovazione del bilancio, almeno per la non corretta rendicontazione, ma per le autorizzazioni la cosa appare più complicata da rimettere a posto. Per farlo occorrerebbe infatti che i capigruppo in carica nel periodo in questione eseguissero un approfondimento specifico, ma dal momento che i referti di controllo sono stati inviati alla Procura della Corte dei conti, rischiano di finire in un procedimento per danno erariale.