Il ritiro delle mascherine cinesi fornite agli ospedali e al 118, disposto dalla Protezione Civile della Puglia dopo il sequestro disposto dalla Guardia di Finanza a Gorizia, ha scatenato una vera rivoluzione per tutta la giornata dopo che si è diffusa la notizia. Il dirigente della Protezione civile regionale, Mario Lerario, ha fatto sapere che sono state accantonate e ritirate dalla distribuzione quelle appunto oggetto di sequestro da parte della Magistratura.

“È utile precisare –  si legge nella nota arrivata in redazione dal Dipartimento di Protezione Civile della Puglia – che non si tratta di materiale acquistato dalla Regione Puglia, ma di materiale ricevuto dalla struttura commissariale per l’emergenza Covid”.

“Il ritiro dei materiali – sostiene Lerario – non mette in difficoltà il sistema distributivo della Puglia perché, su indirizzo del presidente Emiliano, già a partire dalla prima fase dell’emergenza, ci siamo per tempo dotati di una scorta strategica e possiamo contare su una fabbrica pubblica di proprietà della Regione che produce DPI, quotidianamente attiva e pronta ad incrementare ulteriormente la produzione in caso di necessità. Per questo, siamo in grado di far fronte senza impatto a questo tipo di imprevisti e, in ogni caso, a coprire il fabbisogno regionale per almeno due mesi”.

Per i dispositivi attenzionati dall’autorità giudiziaria è stato disposto l’immediato blocco della distribuzione, ed il loro richiamo, per poi essere convogliati presso un deposito appositamente individuato ed essere messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.