“Questa foto non è di due anni fa. È del 12 aprile del 2021. E io non riesco a crederci. Centinaia di persone per strada, sedute ai tavolini, quasi tutte senza mascherina.
Sembrano scene da un’altra vita. Invece è semplicemente Londra. Dove qualche giorno fa le autorità scientifiche hanno dichiarato raggiunta l’immunità di gregge”. Inizia così un lungo post di Antonio Decaro.

“Mentre guardo questa foto – scrive – mi scorrono veloci davanti agli occhi le immagini delle nostre strade vuote, della disperazione dei manifestanti in piazza in questi giorni, delle mie figlie chiuse nelle proprie stanze costrette a cercare i loro amici negli schermi di un cellulare o di un pc. E mi sento triste, impotente, vorrei spaccare qualcosa, prendermela con qualcuno. E invece l’unica cosa che posso fare, io che rappresento un’istituzione, è prendermela con me stesso. E chiedere scusa a tutti voi, miei concittadini”.

“Vi chiedo scusa per gli errori che ho commesso, per le decisioni sbagliate, per quelle prese troppo tardi, per quelle non prese – sui legge sulla sua pagina facebook -. E potrei dire che un sindaco non ha competenze in materia di vaccinazione, o non può costringere le aziende farmaceutiche a rispettare gli accordi, o non può far funzionare gli ospedali o far ripartire l’economia. Ma non voglio alibi. Perché se la situazione è ancora difficile, un uomo delle istituzioni ha il dovere di assumersene la responsabilità”.

“Quello che posso dirvi è che, con tutti i miei limiti, io ce l’ho messa tutta, ogni giorno, da tredici mesi a questa parte, per provare a fare il possibile per contrastare questa maledetta sciagura. Ora i contagi stanno diminuendo e la campagna vaccinale finalmente sembra aver imboccato la strada giusta, ma io continuo a guardare questa foto e a chiedervi scusa. Perché quella è Londra e invece dovrebbe essere Bari, quella è Inghilterra invece dovrebbe essere Italia. Sì – conclude -, perché quelle che vediamo in foto non sono scene da un’altra vita. Quella è la nostra vita. Ci spetta di diritto. E dobbiamo riprendercela”.