Nel corso di formazione per giornalisti organizzato dall’Ordine del Lazio, questo pomeriggio è successo di tutto. Intitolato “Internet e tutela dei diritti sociali nell’UE”, valido ai fini dei crediti formativi anche per gli avvocati, a un certo punto è comparso Bello Figo, non lui in persona come ospite o relatore, ma un suo video, con annesso stuolo di ragazze molto poco vestite, sotto lo sguardo stupito di organizzatori e iscritti.

Musica a tutto volume, frastuono, anche un utente, spacciatosi col nome di Rosario Muniz col dito medio alzato, difficile dire se si sia trattato di un video registrato e trasmesso da qualcuno, oppure una diretta. Lo sconcerto, inutile girarci troppo intorno, è stato notevole, tanto che a un certo punto è stato necessario sospendere la riunione Zoom.

Come prevedibile, appena ripreso il corso, sempre sulla stessa piattaforma e accessibile dallo stesso link, l’incursione si è ripetuta. Tra i collegati è comparso anche un fantomatico utente “Polizia”, ma appare poco probabile che si trattasse effettivamente di un tutore della legge.

All’indirizzo di qualcuno piuttosto avanti con gli anni sono volate parole pesantissime: “Vecchio di m…., ti denuncio per molestie…” e via dicendo. Un delirio. Formazione sospesa di nuovo. Tutto finito? Neanche per sogno.

Il corso è stato trasferito su Meet, con il link per accedere passato privatamente tra gli iscritti, arrivati via via alla spicciolata, ma la cosa non è bastata a fermare gli incursori. Microfono a palla, disturbi di ogni tipo, e bestemmie a ripetizione in chat. Stoica la moderatrice, che ha ripreso il controllo della situazione. L’organizzazione ha preannunciato la denuncia alla Polizia Postale.