Circa un mese fa, nel collegio universitario Renato Dell’Andro, a Bari, aveva inizio quello che poi sarebbe diventato un focolaio Covid. La notizia, con tutte le sue evoluzioni, ha circolato sul canale Telegram dell’Associazione studenti “R.Dell’Andro”.

Il 13 marzo scorso infatti, un dipendente della struttura sarebbe risultato positivo al tampone, e in conformità alle direttive previste, sono stati effettuati test al resto del personale, i possibili contatti stretti, i cui esiti sono stati negativi.

La situazione si è aggravata cinque giorni dopo quando, secondo quanto si legge nel messaggio, “due ragazzi non in isolamento sono risultati positivi effettuando il tampone all’esterno della struttura”. Vista la situazione, sono stati predisposti tamponi e quarantena fiduciaria per i ragazzi che sono venuti in contatto con i positivi. Il picco si sarebbe raggiunto il 31 marzo: “Al momento in struttura sono presenti 10 positivi e 25 in isolamento fiduciario” si legge nello stesso canale della app.

Abbiamo sentito una studentessa di Scienza della Comunicazione che alloggia nel complesso: “Io e la mia compagna di stanza abbiamo tempestivamente comunicato ai responsabili del collegio di essere venute a contatto con un positivo, per questo già il giorno dopo ci hanno divise e messo in isolamento fiduciario” racconta parlando della sua esperienza in isolamento.

“La quarantena qui è ben diversa rispetto a quella che potresti fare a casa – spiega –. Vivere 24 ore al giorno chiusa in uno spazio così piccolo è alienante; non hai la scansione dei ritmi, mangi, studi e dormi sempre nello stesso luogo”.

I dati diffusi su Telegram, aggiornati al 12 aprile, riportano 7 positivi presenti in struttura, mentre per tutti gli altri in isolamento fiduciario il tampone ha dato esito negativo: “Devo ringraziare i miei amici – conclude la ragazza – ma soprattutto il personale del collegio che è sempre stato molto disponibile e che ci ha aiutato a superare questo momento difficile. Qui siamo tutti una grande famiglia”.

Abbiamo sentito i responsabili del collegio universitario, ma pur non essendo autorizzati a rilasciare dichiarazioni, rimandando all’ufficio stampa di Adisu, hanno confermato di aver informato l’Azienda Sanitaria Locale della situazione e aver seguito tutti i protocolli previsti nonché le indicazioni ricevute dalla Asl.

di Michele Martulli