“Duecentottanta euro di verbale e chiusura di cinque giorni per aver venduto, non somministrato, una birra e una bevanda a tre persone in attesa del panino”. Inizia così il lungo post scritto da Gianni, proprietario del Friends Pub a Toritto, sulla sua pagina Facebook.

Lo sfogo è dovuto a una serie di episodi che gli hanno fatto pensare che nei suoi confronti ci sia un accanimento da parte delle Forze dell’Ordine. “Non capisco perché a locali con fuori tanta gente, a volte anche senza mascherina, la pattuglia passa senza dire niente, mentre a me per qualsiasi cosa c’è una contravvenzione in arrivo. La legge dovrebbe essere uguale per tutti, ma nel mio caso non è così”.

“A causa della pandemia – racconta Gianni – sono stato uno dei primi a chiudere e l’ultimo ad aprire avendo una perdita economica inimmaginabile. A luglio 2020 ho dovuto vendere la mia auto per pagare una sanzione. Nonostante il periodo che ha messo in ginocchio diverse attività di ristorazione subisco continuamente controlli”.

“Ho deciso di riaprire per aiutare i miei dipendenti perché non stavano più percependo un aiuto dallo Stato. L’ho fatto rispettando tutte le regole – continua -, non facendo entrare nessuno all’interno del locale, facendo fare periodicamente i tamponi per stare al sicuro, ma nonostante le mie premure sembra quasi ci sia una persecuzione da parte di chi invece dovrebbe proteggerci”.

“L’unica volta che ho davvero avuto bisogno di un aiuto – racconta -, sono stato completamente abbandonato. Si tratta di quello che è accaduto il 13 marzo dell’anno scorso. In pieno lockdown qualcuno ha deciso di gettare una bomba all’interno del mio locale Zona Viva a Quasano. L’attività è andata completamente distrutta e ho dovuto rinunciare alla stagione estiva. Dalle foto e dai rilievi si è subito capito si trattasse di un atto doloso, ma fino ad oggi non ho ricevuto nessuna notizia dai Carabinieri, Vigili del Fuoco e Magistratura”.

“Oggi più che mai sono convinto che il mio tempo qui sia in scadenza. Mi appello a tutti coloro che ci amministrano, forze di maggioranza e di opposizione locale: i vostri occhi, come gli occhi di tutti i cittadini di Toritto e non, hanno visto un po’ tutte le attività trasgredire e lavorare in barba alle restrizioni, ma l’unica attività ad oggi risulta multata e chiusa è solo il Friends Pub. Se dovete rappresentare il nostro paese – sottolinea Gianni – dovete farlo in modo equo e imparziale e prendere le difese di chi viene ingiustamente colpito”.

“A breve partirà una raccolta firme in difesa dei miei diritti che coinvolgerà chiunque avrà voglia di esprimere la propria vicinanza e sostegno. Sono pronto a fare uno sciopero della fame e della sete, a contrastare in tutti i modi questo feroce accanimento che mi sta costando perdita di clienti, di fatturato e problemi di salute non di poco conto. Sono pronto ad arrivare fino in fondo – conclude – anche a costo di rimetterci la vita ma una cosa è certa: chi oggi sta pregando la mia sconfitta morirà di invidia per la mia ennesima vittoria. Palla al centro, ora comincia la mia partita”.