Il caso legionella al Policlinico di Bari non è del tutto ancora archiviato, neppure dopo l’annullamento, da parte del Tribunale del Riesame di Bari, dell’interdizione del direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore, del direttore sanitario, Matilde Carlucci, e del dirigente degli appalti, Claudio Forte.

Secondo il Riesame i quattro morti registrati non sono riconducibili al batterio e non c’era inoltre nessun obbligo di applicare le linee guida anti-legionella.

La Procura ha però presentato ricorso in Cassazione, portando altri documenti, acquisiti dal Nas, in cui si evince come Vitangelo Dattoli, nominato commissario straordinario, abbia effettuato tra dicembre e marzo attività di monitoraggio e interventi che hanno riportato sotto controllo la proliferazione della legionella.

Interventi che si sarebbero potuti fare dopo il primo decesso, la Procura quindi insiste nell’evidenziare il nesso tra la legionella e almeno tre dei quattro morti.