“Dopo essere venuti a conoscenza di un caso di legionella, che si è verificato presso la U.O.C di Oncologia Interventistica dell’IRCSS Giovanni Paolo II di Bari e che ha comportato probabilmente il decesso di una paziente, chiediamo di essere aggiornati sul caso per la tutela dei nostri associati e non”.

Domenico Losacco, segretario aziendale Fials all’Istituto Oncologico di Bari, torna all’attacco dopo il decesso di una paziente che ha comportato la chiusura del reparto di Radiologia Interventistica per accertata legionella. 

La vittima è una 67enne di Trani, affetta da tumore, scomparsa lo scorso 14 marzo a causa di un’infezione polmonare poli-microbica. Sottoposta ad una serie di esami, si sono riscontrate le positività per infezione da citomegalovirus, sars-Cov-2 e legionella.

Sono ancora in corso accertamenti per capire se effettivamente le tre infezioni siano nate durante la permanenza in struttura o prima del ricovero. Il reparto di Radiologia Interventistica, come detto, è stato chiuso, i pazienti e il personale sanitario sono stati sottoposti agli esami e al momento pare che ci siano tre casi dubbi di legionella.

“Come mai tutto il personale di Radiologia Interventistica, ad oggi, risulta ancora in servizio e non sono state fornite notizie circa gli esami a cui sono stati sottoposti? Perché per 3 dipendenti sono stati disposti approfondimenti clinici? Questo è legato al rischio di contagio da legionella? Perché non sono stati disposti approfondimenti clinici per tutti gli operatori sanitari e pazienti del reparto? Quali sono stati gli interventi di bonifica delle condutture ed impianti disposti?”, sono queste le domande avanzate dal segretario Fials Losacco, in una nota inviata alla Procura della Repubblica di Bari e alla direzione dell’Oncologico.

Anche la famiglia della donna ha sporto denuncia su quanto accaduto alla Procura, il magistrato ha disposto l’autopsia della salma della vittima che è stata trasferita presso l’Istituto di medicina legale di Bari.