“Un paio di giorni fa mani ignote, ma esperte, hanno forzato l’ingresso della cappella cimiteriale in cui riposano Ciccio e Tore ed hanno scardinato le lastre di vetro che ricoprono le tombe”.

A darne la notizia su Facebook è il primo cittadino di Gravina, Alesio Valente. “La loro tragica storia non basta a saziare la fame di dolore degli sciacalli – si legge nel post -. Me ne ha voluto parlare con la voce rotta dalla sofferenza il padre dei due fanciulli, Filippo, fiducioso che le istituzioni, anche attraverso il sindaco, e naturalmente attraverso le forze dell’ordine e la magistratura, possano aiutare a far luce su quanto accaduto, sui motivi di tanto odio vigliacco”.

“Ho ascoltato con attenzione e con commozione le parole di Filippo ed ho voluto esprimergli tutta la mia vicinanza – continua -. Una profanazione grave, che suscita sdegno e apre la via ad un interrogativo inquietante: perché? Un gesto del genere, che è come sale su una ferita mai rimarginata, è un’offesa non solo ad una famiglia che piange i suoi bambini, ma ad una città intera, che forse con quella triste vicenda non ha ancora fatto del tutto i conti. Ed è forse ora di fermarsi a riflettere, nel nome della verità”.