foto di repertorio

Non c’è più tempo da perdere. Mentre la Regione aspetta ancora l’analisi dei dati dell’ultimo monitoraggio settimanale per decidere cosa fare, dati che saranno caricati oggi nel sistema per calcolare con precisione l’indice Rt stimato dalla Protezione Civile a 1.23, i contagi corrono, la variante inglese non rallenta. Bari e Taranto hanno superato la soglia critica dei 250 casi ogni 100mila abitanti.

A confermalo è stato lo stesso epidemiologo Pierluigi Lopalco, assessore regionale alla Sanità, chiamato l’anno scorso da Emiliano a salvare dal covid i pugliesi e diventato ormai il parafulmine delle loro iatture, così parzialmente dirottate dal lungomare Nazario Sauro a via Gentile. Oltrepassata la soglia, fosse sposata dal Governo la linea rigorista del Cts, scatterebbe automaticamente la zona rossa, ma per sapere quale sorte attende baresi e tarantini bisogna aspettare.

Oggi, infatti, si riunisce il Governo, obiettivo addrizzare il tiro dell’ultimo Dpcm entrato in vigore meno di una settimana fa, il 6 marzo, e già rivelatosi insufficiente. Urgono misure più restrittive, bisogna limitare gli spostamenti anche in zona gialla, far scattare automaticamente la zona rossa nelle aree in cui sia oltrepassata la soglia dei 250 casi settimanali per 100mila persone, appunto, chiudendo le scuole e mandando tutti i ragazzi in dad.

Di tutto questo, e molto altro, se ne saprà di più in giornata, intanto il covid hospital costruito a tempo di record in Fiera del Levante non è ancora attivo, la “cattedrale” voluta dalla Regione resta desolatamente vuota. La magistratura e la Corte dei Conti indagano sul raddoppio dei costi, passati da 8,5 milioni di euro previsti dal bando a 19.

Un fiume di denaro pubblico con cui si sarebbe potuta riattivare la rete ospedaliera covid così come fatto durante la prima ondata, coinvolgendo il Miulli, Casa Sollievo della Sofferenza e tutte le altre strutture private che hanno messo a disposizione i loro posti letto, di cui c’è assoluto bisogno e che ora non possono essere reclutati proprio per via di quel monumento allo spreco. I pugliesi si ammalano, muoiono, e in Regione non sanno più come fare a salvare la faccia.