Da quando è iniziata la campagna vaccinale per gli over80 sono state molteplici le denunce riguardo alcuni disservizi sulla gestione. Accantonando i mancati vaccini a domicilio che saranno attivati a brave grazie all’accordo con i medici di famiglia, in molti hanno portato alla luce le gravi inadempienze di alcuni centri vaccinali, denunciando assembramenti, furbetti salta fila e ascensori non funzionanti.

È il caso di un barese che ieri ha accompagnato suo padre a fare il vaccino a Bitonto. “Arrivati alla postazione ci siamo messi in fila per l’accettazione. Nessuno smistava la coda, ma il tutto si svolgeva con la chiamata dell’operatore. C’erano tanti anziani assembrati e spaesati”.

“La cosa che mi fa chiedere se viviamo veramente in un paese civile – racconta – è che a un certo punto un uomo con il camice bianco, non so se un medico o un operatore, passa la coda accompagnato da un signore distinto ed entra nell’ufficio accettazione. Scorgo che il signore ha il numero D24 mentre noi il D09. Decido di entrare nell’ufficio e di contestare quanto stava accadendo. Mi rispondono che era una procedura diversa, ma in realtà sia il codice dei numeri che il modulo erano gli stessi. A questo punto decido di minacciarli dicendo che avrei chiamato la Finanza”.

“Ma non è tutto. Arriva finalmente il nostro turno. Una volta fatta l’accettazione ci mandano al secondo piano. Peccato che gli ascensori non funzionano, costringendo gli anziani, che hanno difficoltà a deambulare, e gli invalidi a usare le scale. Sono amareggiato – conclude – perché è stata un’altra occasione di civiltà persa”.

La sede vaccinale di Bitonto ha inviato una precisazione in merito a quanto denunciato dal barese.

Qui di seguito vi riportiamo la nota dell’Asl:

“Il Punto Territoriale Vaccinale del Distretto n. 3, con sede presso il PTA di Bitonto, ha finora somministrato n. 1946 dosi di vaccino anti COVID 19, proteggendo operatori sanitari, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici USCA, odontoiatri e medici libero professionisti”. 

“Dal 22 febbraio, ha iniziato la campagna vaccinale per i soggetti ultra ottantenni e dall’8 marzo, per dare maggiore supporto, ha triplicato la disponibilità numerica delle prenotazioni, vaccinando oltre 1000 persone a settimana. Nelle prossime settimane lo stesso centro effettuerà oltre 6300 ulteriori somministrazioni”.

“Le procedure vaccinali si svolgono al piano terra della sede del PTA di Bitonto, attraverso un percorso che prevede l’accesso dall’ingresso principale della struttura, dotato anche di rampa carrabile per disabili”.

“L’utente, con relativo accompagnatore, accede dall’ingresso dedicato, secondo l’ordine di prenotazione, ove avviene la misurazione della temperatura, la sanificazione delle mani e la consegna di una informativa cartacea che guida l’utente nelle quattro fasi in cui è diviso il percorso vaccinale. Allo stesso corrisponde la cartellonistica guida, affissa in tutti gli ambienti interessati”.

“La prima fase, che avviene in un locali dotati di ampia sala d’attesa, prevede l’accoglienza del vaccinando per la consegna della modulistica e registrazione amministrativa, attraverso attività di front office con personale dedicato”.

“Nella seconda fase l’utente è invitato a raggiungere la zona colloquio dove i dirigenti medici in turno effettuano l’anamnesi e la raccolta del consenso informato. A seguire, sono accompagnati nella zona “somministrazione vaccino”(fase 3), formata da un’ area per la diluizione e preparazione delle dosi di vaccino e da tre ambulatori, per un totale di 9 postazioni per la somministrazione”.

“Vi sono ampi spazi per l’attesa post vaccinale dove si svolge la fase 4, al termine della quale si raggiunge l’uscita separata dall’ingresso, in linea con le disposizioni relative al contenimento della diffusione del Covid 19”.

“Il personale in attività (medici, infermieri, ausiliari, amministrativi), di cui fa parte attiva anche il Direttore del Distretto durante le sedute vaccinali, ha particolare attenzione per l’utenza fragile, di cui si sta occupando al momento, fornendo continua attività informativa, azione di supporto nelle fasi di accompagnamento, vestizione e svestizione, fino alla fase di monitoraggio nelle aree di attesa post vaccinali. Quanto denunciato denigra il lavoro di tutti gli operatori che con grande abnegazione, dopo l’ordinario turno di lavoro, stanno offrendo un grande servizio all’utenza di tutta la provincia di Bari”.