“Appena sanno che siamo invalide i proprietari si tirano indietro, nonostante non abbiamo problemi di soldi”. Antonella e la sua amica Sandra, entrambe invalide, cercano disperatamente una casa in affitto. Quella in cui vivono è umida, con il bagno all’esterno e l’accesso scomodo per chi ha problemi di deambulazione.

“Entrambe prendiamo la pensione e il reddito di cittadinanza. Con solo la pensione abbiamo 1200 euro in totale, ma i proprietari delle case ci dicono che con un affitto di 400 euro non possiamo riuscire a mangiare con quello che ci resta. Non so questa gente come vive, ma noi con 800 euro ci riusciamo”.

“Non è possibile che per il fatto che siamo pensionate non ci diano una casa. Inoltre a breve nascerà anche mio nipote che non posso far vivere in queste condizioni. Fino a poco tempo fa vivevo a Firenze e non era come qua. A Bari non si aiutano gli invalidi”.

“Io vorrei anche poter tornare a lavorare, ma all’ufficio di collocamento mi è stato detto di prendere il reddito di cittadinanza e di starmene a casa. È tutto assurdo” aggiunge indignata Antonella.

Antonella e Sandra devono per forza trovare un’altra casa. Quella in cui vivono è stata messa in vendita e per questo hanno ricevuto lo sfratto. “Non chiediamo tanto, solo una casa senza barriere architettoniche e che sia idonea per due donne invalide. Non crediamo di pretendere tanto con 400 euro al mese”.