Questa mattina una pattuglia della Polizia Locale di Bari, durante le attività di controllo mirate alla tutela ambientale a Palese e Santo Spirito, si è appostata sul prolungamento di via Modugno, in prossimità di un suolo agricolo, dove da giorni era stata rilevata la presenza di due grossi cumuli di rifiuti.

Gli agenti hanno sorpreso un soggetto intento a smantellare rifiuti, costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, su una superficie di quasi 100 metri quadri. Gli uomini al comando del Generale Michele Palumbo hanno trovato rifiuti speciali, pericolosi e non, costituiti da estintori vuoti, apparecchi elettrici ed elettronici cannibalizzati, tra cui forni da cucina e lavatrici, bombole del gas vuote, materiale ferroso, in parte bruciato, fusti metallici contenenti residui di olio per veicoli, materiale in rame ed altri rifiuti al momento non identificabili o tracciabili.

Gli agenti hanno identificato un altro soggetto responsabile dell’accatastamento, in una superficie attigua, di rifiuti classificabili come speciali pericolosi e non, costituiti da materiale ferroso bruciato,  bidoni contenenti residui di diluenti, filtri di olio di auto, estintori vuoti, bombole del gas vuote ed altro materiale ferroso rivenienti da attività abusiva di raccolta di rifiuti fatta per strada.

I due soggetti, a carico dei quali i quali si ipotizza una attività abusiva solidale di raccolta e gestione di rifiuti, sono risultati privi di qualsiasi autorizzazione prevista dalla normativa ambientale, in particolare non risultano essere iscritti all’Albo Gestori ambientali per la categoria 4/bis, categoria semplificata per chi effettua la micro raccolta di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da materiale ferroso.

I due soggetti, di 60 e 36 anni, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per le violazioni ambientali previste dagli articoli. 212 e 256 co°1-2 del d.lvo 152/06 (Testo unico Ambientale). Le aree sono state sottoposte a sequestro giudiziario, ai sensi dell’art. 321 co°3 bis del C.P.P. in quanto oggetto del deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non.
Sono in corso le indagini per verificare la responsabilità solidale eventuale del soggetto proprietario del fondo, al momento irreperibile.