Chiuso per legionella l’Istituto Tumori Giovanni Paolo II. La notizia è stata appresa questa mattina dalla Fials, l’organizzazione sindacale che da sempre si batte per i diritti dei lavoratori e dei pazienti dell’Oncologico di Bari.

“Abbiamo appreso la chiusura dai mass media – sottolinea Domenico Losacco, segretario della Fials – e tutt’oggi il personale dipendente di ogni ordine e grado, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza non hanno ricevuto alcuna informazione in merito a quanto realmente sta accadendo presso il citato nosocomio”.

“La Fials – continua – è stata la prima organizzazione sindacale a denunciare il pericolo di legionella presso l’Oncologico di Bari sin dalla gestione manageriale del precedente direttore generale, ma nei fatti nessun riscontro concreto è stato fornito ai lavoratori ivi compreso quelli afferenti alle ditte esterne”.

“Chiediamo con massima urgenza di conoscere quali provvedimenti concreti sono stati disposti in merito alla legionella, sia in termini di monitoraggio che di risoluzione della problematica e si chiede di conoscere quale tipo di screening sanitario è stato disposto per tutto il personale dipendente e non solo per quello afferente alla UOC di Oncologia Interventistica” rimarca Losacco.

“Pretendiamo risposte concrete e celeri sia per il rischio legionella che per gli ultimi casi di positività CoVid-19 che hanno interessato un paziente della UOC di Ematologia ed un dipendente della UOC di Radioterapia. I lavoratori e le organizzazioni sindacali che li rappresentano – conclude Losacco -, hanno il sacrosanto diritto di conoscere la verità dei fatti e nel contempo si precisa che l’allontanamento forzato dal posto di lavoro non dovrà essere considerato come periodo di congedo a carico del dipendente, ma sarà coperto integralmente”.