I padiglioni Chini e Asclepios, posti sotto sequestri nell’ambito dell’inchiesta su alcuni decessi connessi alla legionella, sono tornati nella disponibilità del Policlinico di Bari. Il dissequestro è stato disposto dal gip Giovanni De Benedictis, lo stesso che aveva firmato il provvedimento relativo ai padiglioni e anche l’interdizione al direttore generale Giovanni Migliore, alla direttrice sanitaria Matilde Carlucci e al direttore dell’Area tecnica Claudio Forte.

Ai tre la sospensione è stata revocata il 24 febbraio dal Tribunale del Riesame. Tutti sono indagati nell’inchiesta per omissioni di atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro reato. Il quadro accusatorio costruito dalla Procura, sulla scorta delle indagini dei Nas, è stato fortemente ridimensionato dal Tribunale del Riesame.

Il procuratore aggiunto Alessio Coccioli e la pm Grazia Errede hanno presentato ricorso alla Corte di Cassazione, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza del Riesame, ritenendo che i vertici dell’azienda debbano essere interdetti.