Luigi Coppa, il 34enne deceduto dopo i colpi di pistola esplosi qualche giorno fa al quartiere San Paolo, ha donato cuore, fegato, reni e pancreas.

A dare l’ok alla donazione multiorgano, nella notte al Policlinico di Bari, è stata la moglie dell’uomo. Nella unità operativa di Rianimazione II diretta dal professor Salvatore Grasso si sono succedute diverse equipe chirurgiche per procedere al prelievo degli organi.

Il cuore è stato trapiantato a Verona, il fegato è stato trapiantato con successo a Bari dall’equipe del Prof. Luigi Lupo, pancreas e un rene sono stati trapiantati a Parma e l’altro rene è stato trapiantato a Foggia.

A coordinare le attività è stato il dottor Vincenzo Malcangi, responsabile del coordinamento donazioni e trapianti del Policlinico di Bari.

“Le attività di trapianto vanno avanti grazie al grande lavoro che fanno medici e infermieri della Rianimazione impegnati su un doppio fronte: quello del Covid e quello no Covid – spiega Malcangi -. Il nostro ringraziamento va alla famiglia dell’uomo che ha voluto fortemente la donazione per poter aiutare altre persone: è stata la moglie a dare il consenso per onorare, ci ha detto, il grande spirito di generosità che aveva il marito. Il dolore si è trasformato in amore e grazie a questo gesto sono state salvate quattro vite”.