La Corte di Appello di Bari ha assolto ieri V.G. dal reato di rapina impropria “per non aver commesso il fatto”. L’episodio, all’interno del bar del Policlinico di Bari, risale a 5 anni fa.

Un anziano signore, dopo aver percepito un tocco ed essersi accorto di non avere più nella tasca sinistra dei suoi pantaloni una mazzetta di 450 euro, si girò di scatto afferrando il braccio dell’imputato.

Secondo l’accusa V.G., a questo punto, si sarebbe divincolato con violenza, facendo cadere a terra l’anziano signore, respingendo le accuse di rapina e allontanandosi dal posto con atteggiamento aggressivo. Il derubato ha dichiarato di aver sentito anche l’uomo gridare “Mario” (il nome del presunto complice) più volte.

Il magistrato, “ritenute veritiere le dichiarazioni della persona offesa” e visto “il complesso degli atti”, condannò V.G., arrestato in flagranza di reato, a due anni di reclusione.

La Corte d’Appello di Bari non ha però ritenuta valida la ricostruzione dei fatti da parte della vittima, basata tra l’altro sul “verosimile passaggio del denaro di V.G. al suo complice”, assolvendo ieri l’imputato, assistito dall’avvocato Nicola Lerario.