“Mariapia si trova in semintensiva, nel reparto di Chirurgia cardiovascolare dell’ospedale Gaslini di Genova. Le sue condizioni sono stabili, anche se c’è un lungo periodo di riabilitazione da affrontare. L’intervento che ha subito è molto delicato, soprattutto su una bambina di 7 giorni”.

Livio e Anna, in videochiamata, ci aggiornano come prima cosa sulle condizioni della loro piccola. La storia dell’operaio della Bosch di Bari e di sua figlia, nata con una ipoplasia dell’arco aortico e coartazione dell’aorta, ha scosso tutti.

Alcuni sindacalisti lo accusano di aver truffato “il sistema”, per fortuna c’è qualcuno che, tra chiacchiere e polemiche, si è mosso concretamente per aiutare Livio. Diversi colleghi, indipendentemente dal sindacato di appartenenza, infatti gli hanno donato ore di lavoro, ovvero soldi veri.

“Voglio ringraziare tutti, i miei amici, i colleghi della Bosch e tutta la gente di Modugno che ci sta vicino – racconta Livio -. In passato, davanti a casi come questo, nessuno ha mai chiesto di aprire un tavolo. C’è qualcuno che vuole strumentalizzare questa storia e che sta speculando sulla vita di mia figlia”.

“Questa gente non ha scrupoli, vuole farmi passare per vittima e bugiardo – continua -. Li sfido a venire qui, a dormire due giorni in macchina, a non poter vedere tua figlia appena nata. Mi auguro che l’azienda possa prendere provvedimenti. Ora la mia testa è alla mia piccola, ma a volte mi fermo e penso che un giorno me li ritroverò davanti con le loro macchine da 40mila euro, con occhiali e vestiti firmati”.

“Sentire queste notizie da Bari, quando qui una famiglia sta affrontando un periodo così complicato, mentre tua figlia appena nata sta lottando tra la vita e la morte, fa male”, aggiunge Anna.