Il Tar Puglia ha rigettato il ricorso della Cooperativa giovanile di lavoro per la Solidarietà, gestore della Rssa “Il vivere insieme” di Conversano, che aveva impugnato l’ordinanza con la quale il Comune, il 18 dicembre scorso, aveva commissariato la struttura dove era scoppiato un focolaio Covid con 70 contagi, tra anziani ospiti e personale.

“A fronte della constatata evidente impossibilità di assicurare agli ospiti un’assistenza continua e adeguata al loro fragile stato di salute e accertata l’impossibilità di trasferire i pazienti presso altre strutture, s’imponeva la necessità di intervenire con la massima urgenza a loro tutela onde scongiurare il rischio imminente del perdurare e dell’aggravarsi dell’attuale situazione”, si legge nel provvedimento del Tar.

“Il disposto subentro del commissario nelle attività gestionali e sanitarie non appare sproporzionato a fronte del fallimento in fatto della linea seguita dal primo dicembre 2020,, quando sono stati accertati i primi casi positivi”, spiegano i giudici.

“Nel bilanciamento fra i contrapposti interessi, la tutela della salute debba considerarsi senz’altro prevalentemente sull’interesse finanziario della struttura nonché sull’ulteriore interesse a non subire pregiudizi in termini d’immagine professionale» che, «considerata la grave situazione pandemica attuale e la natura non sanzionatoria del disposto commissariamento, appaiono difficilmente configurabili».

«E’ la conferma di quanto fosse necessario dover assicurare la tutela della salute pubblica dei pazienti, dei degenti e del personale specialistico, medico e sanitario» commenta il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio, comunicando anche che «per quanto noto, i positivi si sono azzerati e la situazione è tornata sotto controllo» e che «a breve nella struttura non sarà più necessaria la presenza di un commissario».