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Sono saliti sull’autobus Stp senza biglietto, dicendo all’autista che lo avrebbero fatto tramite il cellulare, quando alla fermata successiva non avevano ancora provveduto, il dipendente ha fatto notare alla coppia che lo avrebbero dovuto acquistare prima di salire sul bus, e non durante il viaggio. Per tutta risposta il ragazzo ha minacciato l’operatore di esercizio: “Se vengo avanti ti prendo a schiaffi”. È successo due giorni fa a Molfetta.

Vista la situazione, l’autista ha spento il motore e chiamato il suo responsabile dopo essere sceso dal mezzo, responsabile che lo ha raggiunto con un collega. Al loro arrivo, secondo quanto poi denunciato ai Carabinieri, il ragazzo ha aggredito l’autista sbattendogli la testa su una macchina.

Nel parapiglia generale è stato chiamato il 112; davanti ai militari il ragazzo ha continuato la sua aggressione verbale, minacciando la vittima di morte e di andare a prenderlo a casa. Salito sul mezzo sostitutivo, ha poi chiesto informazioni sull’autista che aveva appena aggredito al collega della vittima.

Recatosi al Pronto Soccorso, l’autista ha riportato tra le altre cose lesioni al collo e alla schiena, giudicate guaribili dal personale sanitario in una settimana.

“Non si tratta di un caso sporadico – commentano dal sindacato Usb -, bensì rientra in una serie di eventi che si sono acuiti anche durante l’attuale emergenza sanitaria nonostante le varie disposizioni e divieti agli spostamenti. E nonostante tali criticità, riscontrate soprattutto sulla linea Molfetta–Ruvo, siano state segnalate da tempo dai lavoratori sui rapporti di servizio, la Società rimane a guardare in silenzio, a volte richiamando gli stessi Lavoratori ad assumere delle condotte consone al loro ruolo”.

“Un modus operandi intollerabile e in piena opposizione rispetto agli obblighi della parte datoriale in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Le aziende del trasporto pubblico hanno il dovere di garantire la sicurezza al personale tutto: lo devono soprattutto verso chi, in tutte le fasi di questa emergenza sanitaria, è stato in prima linea per garantire il servizio. Ma sembrerebbe – conclude l’Unione Sindacale di Base – che alla STP Bari interessi più fare utili sulle spalle dei lavoratori, piuttosto che intervenire realmente per risolvere i problemi del servizio”.